Come descrivere il 24 Dicembre se non come un giorno di Unione. E’ nella nostra tradizione riunire la famiglia per la vigilia di Natale, stare in casa e festeggiare con i nostri cari la nascita del Signore. La tavola imbandita, i regali sotto l’albero, i profumi inebrianti che arrivano dalla cucina, il campanello della porta che suona ed annuncia l’arrivo degli zii… Calore, famiglia… Natale!. La tradizione vorrebbe un menù a base di cappelletti in brodo e secondo di pesce, ma si sa ogni regione ha le sue usanze quindi sono senz’altro consentite varianti ed innovazioni. Spesso le tavole della vigilia di Natale sono ricche di antipasti, cibi rustici come pizze e scacciate di tutti gusti. Immancabile la frutta secca… la tradizione è tradizione! A mezzanotte si alzano i calici e si brinda alla nascita del Signore, subito dopo ci si butta sui dolci: pandoro, panettone, torrone, tiramisù, struffoli… una “vera dolcezza”!
Molti scelgono di passare la vigilia di Natale in Chiesa, dove si celebra la così detta messa ad noctem. Un modo per condividere con la propria comunità parrocchiale questa ricorrenza e per interrogarsi sul mistero dell’Incarnazione di Dio.
Chi preferisce restare a casa, allo scoccare della mezzanotte, si dedica al rito dell’apertura dei regali, un momento di gioia ed allegria per tutta la famiglia. Ognuno cerca sotto l’albero il pacchetto con il proprio nome e poi si scarta; stupore sorprese,meraviglia sui volti… sorrisi e abbracci!
Le leggende sulla vigilia di Natale sono tante, la più diffusa è sicuramente quella legata a Babbo Natale, i bambini sono infatti molto affascinati dalla notte del 24 Dicembre perché l’associano al suo arrivo.
Una tradizione antica vuole che la vigilia di natale si accenda un ceppo, questo rito è legato alle leggende pagane; gli antichi ritenevano, infatti, che accendendo un fuoco potessero liberare lo Spirito Silvestre intrappolato negli alberi. In tal modo credevano che fosse possibile propiziare nuova fertilità e prosperità, facevano questo proprio il 24 Dicembre per le teorie sul solstizio d’inverno, nei giorni fra il 21 e il 24 Dicembre il Sole sembra fermarsi. L’uomo, impaurito da questo fenomeno, cercava di ingraziarsi al grande Astro e lo pregava attraverso questi riti di riprendere il suo cammino.