Babbo Natale è uno dei personaggi, a livello mondiale, più celebrato. Poco importa che l’origine della festa a cui è collegato sia cristiana, oggi il Babbo più atteso dai piccini viene celebrato in moltissimi posti, indipendentemente dalla loro religione. Anche in Estremo Oriente, in alcuni Paesi come la Corea, il Giappone e il Taiwan che hanno in parte adottato i costumi occidentali, la festività natalizia è molto sentita: non si tratta ovviamente di un festeggiamento cristiano, ma la figura di Santa Claus è qui riconosciuta. Stessa cosa vale per il Medio Oriente e per l’Africa, dove il Natale (importato dai Paesi Europei) è oggi diventato un appuntamento fisso sul calendario.
Sebbene Babbo Natale vanti moltissimi nomi diversi a seconda del posto in cui viene celebrato (lo chiamano Santa Claus, Papa Noel, San Nicola, Gesù Bambino, solo per citare alcuni suoi soprannomi), la sua figura trae sempre origine da uno stesso personaggio storico, ovvero San Nicola di Mira, proveniente dalla città turca di Myra. Il mito di Babbo Natale nasce dalle leggenda secondo la quale questo vescovo esortò i parroci della zona a portare regali ai bimbi poveri, impartendo loro lezioni sulla vita di Gesù. Tra tutti i paesi del mondo è l’Olanda a rispettare maggiormente il significato originario della sua festa: i regali per i piccini, qui, arrivano nella notte del 5 dicembre, giorno del compleanno del santo (Sinterklaas da cui ha avuto origine il nome di Santa Claus).
Tra i nomi più particolari che vengono collegati al vecchio con la barba bianca e vestito di rosso si ricordano la versione albanese Padreinverno, quella bulgara Nonno Natale, quella tedesca L’uomo di Natale e quella serba Nonno Gelo.